Il mito della Sibilla è uno dei racconti più affascinanti sull’Appennino marchigiano, luogo di natura e di leggenda.
I nostri monti, infatti, non offrono solo meravigliose passeggiate naturali e panorami stupendi, ma permettono al visitatore di immergersi nel mito.
Tanti sono i racconti tramandati oralmente su questa figura mitologica femminile.
Si narra ancora oggi che la Sibilla fosse una profetessa condannata alla prigionia nelle viscere della montagna per la sua superbia, circondata da fate e protetta da draghi o da serpenti e sirene di montagna.
Il mito della Sibilla nel Quattrocento entrò anche fra le testimonianze letterarie scritte.
Fra questi ricordiamo i più conosciuti: il Guerin Meschino, di Andrea da Barberino (1410), e l’opera di Antoine De La Salle, cavaliere errante e scrittore (XIII secolo).
Nel primo racconto il cavaliere si rivolge alla Sibilla per scoprire chi siano i genitori. In cambio, deve restare nella grotta per un anno, non un giorno di più, pena poi il passarci l’intera vita.
Nella seconda opera si parla, invece, del paradiso della regina Sibilla, antro in cui si persero numerosi cavalieri. Lo stesso Antoine de la Salle si ritrovò di fronte al luminoso ingresso della grotta, ma non ebbe il coraggio di entrare.
Il mondo fantastico dei monti Sibillini si unisce, quindi, ai panorami mozzafiato, borghi medioevali, storia, arte ed eccellenze enogastronomiche locali.
Mare, natura selvaggia, prodotti tipici e cucina tradizionale, storia, cultura, arte, ma anche montagna, trekking, mountain bike, miti e leggende.
In pochi chilometri le Marche offrono un soggiorno completo di relax, divertimento, fascino e sport.
Tenuta Sol Alto si trova al centro di queste meraviglie, da qui è possibile raggiungere facilmente sia città come Ascoli Piceno che paesini come Ripatransone, Acquaviva Picena, Offida. Da qui è possibile arrivare facilmente a Montemonaco, comune principale del mito della Sibilla, per iniziare una passeggiata naturalistica piena di mistero e fascino.
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